La vittima del danneggiamento dice di non avere motivi di attriti con il presunto autore del gesto. Quest’ultimo nega di essere l’autore dell’atto, e per questo motivo ha scelto di difendersi in aula. Nel mezzo c’è però una testimone, che non conosce l’imputato (e che quindi non avrebbe motivi per avercela con lui) che la mattina del 20 febbraio 2018 vide il sospettato, un uomo di 76 anni di Eupilio, lanciare qualcosa di incendiario (probabilmente solo della carta) all’interno della proprietà di una casa.
Le fiamme distrussero un rampicante e danneggiarono il muro di cinta della proprietà, casa utilizzata nei fine settimana da una famiglia di Como. Il processo – con l’ipotesi di reato di danneggiamento seguito da incendio – si è aperto questa mattina di fronte al giudice monocratico del palazzo di giustizia lariano. La parte lesa si è costituita parte civile e l’udienza è poi stata rinviata al mese di novembre.
Come detto, l’indagato non ha mai voluto scegliere riti alternativi, volendo difendersi di fronte al giudice. Ne avrà occasione delle prossime udienze, quando verrà sentita anche la testimone che l’avrebbe visto lanciare nel giardino della casa di Eupilio della carta incendiata.
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