(a.cam.) Chiusi in pareggio i conti del 2013, i vertici dell’azienda ospedaliera Sant’Anna si preparano alla nuova sfida, il bilancio preventivo del 2014. Il documento dovrà essere presentato in Regione entro il 12 febbraio prossimo, anche se il budget a disposizione di via Ravona non è ancora stato definito.«Vista la chiusura positiva dello scorso anno – è l’auspicio del direttore amministrativo Salvatore Gioia – dovremmo ottenere
almeno le stesse risorse del 2013, senza alcun taglio». Nello specifico, quando si parla del bilancio dell’azienda ospedaliera Sant’Anna, le somme in gioco superano i 300 milioni di euro. «Ormai dal 2008, abbiamo sempre raggiunto il risultato del pareggio di bilancio – sottolinea il direttore amministrativo – Anche negli anni scorsi, nonostante i tagli imposti alle aziende ospedaliere, abbiamo raggiunto l’obiettivo». Per il 2013, il bilancio complessivo si è attestato a quota 319 milioni di euro. La voce di spesa maggiore è quella relativa ai costi del personale, circa 170 milioni di euro. Tra i capitoli principali di spesa compaiono poi i 25 milioni utilizzati per l’acquisto di farmaci, i 20 per i dispositivi medici e i 25 per il funzionamento degli ospedali. Ridotto invece l’impatto della gestione della struttura di via Napoleona. «Il poliambulatorio ha addirittura i conti in attivo – sottolinea il direttore amministrativo – Le spese sul fronte della gestione sono ridotte al minimo». Passando alle entrate, le somme più significative riguardano i rimborsi della Regione per le prestazioni erogate. Nel 2013, per i ricoveri effettuati l’azienda ospedaliera Sant’Anna ha ottenuto circa 104 milioni, ai quali si aggiungono i 50 per le prestazioni ambulatoriali, i 13 circa per la salute mentale e i 5 per la libera professione. I ticket versati dai cittadini ammontano a quota 12 milioni.Ora si lavora al bilancio preventivo del 2014. «Attendiamo la convocazione in Regione per la definizione dei budget – sottolinea Gioia – Rientrando tra gli ospedali virtuosi che hanno i conti in pareggio, non dovremmo avere brutte sorprese ma dovremmo invece ottenere almeno uno stanziamento pari a quello del 2013».
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