(ANSA) – NEW DELHI, 10 FEB – A una settimana esatta dall’aggressione da parte di uno stalker, che la molestava da mesi, Ankita Pisudde, la venticinquenne borsista universitaria bruciata viva nella città di Hinganghat, nel distretto di Wardha, in Maharasthra, è morta questa mattina nell’ospedale, dove era ricoverata in terapia intensiva. La donna aveva riportato ferite gravissime su tutto il corpo e aveva i polmoni compromessi. Nagrale, l’uomo che l’ha cosparsa di kerosene e le ha appiccato fuoco dopo averla attesa in un agguato nel campus, è stato arrestato due ore dopo l’aggressione del 3 febbraio. Secondo i familiari della giovane, lei e Nagrale si conoscevano e si erano frequentati fino a due anni fa, quando Ankita, preoccupata per i “comportamenti irrazionali” dell’amico, aveva voluto troncare ogni rapporto. Da allora, Nagrale aveva iniziato una vera persecuzione, culminata nel violento gesto. Alla notizia della morte, un ampio schieramento di polizia è stato dispiegati questa mattina a Hinganghat, nel timore di proteste
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