(ANSA) – NEW DELHI, 03 GIU – Più di 8.700 persone hanno perso la vita in India nel 2020 travolte da treni: il dato è stato diffuso dalla Direzione delle Ferrovie indiane che sottolineano che questi incidenti sono avvenuti anche se il traffico dei treni passeggeri era stato notevolmente ridotto, l’anno passato, per il lockdown imposto in tutto il paese a causa del coronavirus. 805 le persone rimaste ferite. Secondo le Ferrovie, la gran parte delle vittime erano lavoratori migranti, che camminavano lungo i binari nel loro viaggio a piedi verso i villaggi di origine. Il dato è stato reso noto in risposta alle domande di Chandra Shekhar Gaur, esponente di una organizzazione del Madhya Pradesh che tutela i migranti. Gaur ha spiegato che i migranti scelgono di seguire i percorsi ferroviari perché li ritengono più brevi di quelli delle autostrade, e perché non sono controllati dalla polizia, che l’anno scorso avrebbe potuto fermare chi si muoveva, violando il divieto di spostamento imposto dal lockdown. “I migranti davano per scontato che non ci sarebbe stato alcun treno, ma i convogli che trasportavano merci ritenute essenziali erano comunque in viaggio”, ha spiegato il portavoce delle Ferrovie DJ Narain. (ANSA).
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