(ANSA) – ROMA, 24 SET – Il settore dei macchinari industriali è “importantissimo per l’Italia: cuba oltre 230 miliardi di fatturato e occupa 860 mila addetti”, ma il “Covid lo ha bloccato, provocando un calo verticale dei ricavi, tra il 16% e il 23%. E le stime indicano un aumento del 20% della disoccupazione, una volta che verranno meno lo stop ai licenziamenti e la copertura della cassa integrazione”. E’ quanto afferma la responsabile dei mercati dell’area mediterranea di Ey, Stefania Radoccia, intervenendo al digital talk ‘Italia Riparte’. Dibattito che prende le mosse dallo studio, dedicato proprio al ‘Machinery,’ condotto da Ey insieme a Cassa depositi e prestiti e Luiss Business School.. Sulla filiera pesa la dimensione delle aziende, ristretta, e il ritardo nello sviluppo tecnologico. Il rischio, spiega Radoccia, è che viste le conseguenze della pandemia la Cina potrebbe “diventare un competitor sempre più irraggiungibile”. Ora per Radoccia è importante intervenire in aiuto del comparto con “velocità” e la prima cosa da fare, sostiene, “è dare liquidità e sostegno patrimoniale a queste aziende, mantenendo vivo il settore” e così permettendo alla filiera di agganciare anche lo sviluppo tecnologico. (ANSA).
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