Si vanno a delineare giorno dopo giorno i circa duecento operatori sanitari “no vax” per i quali Ats Insubria ha concluso le segnalazioni che portano alla sospensione dalla professione attraverso un provvedimento degli Ordini di appartenenza.Se il numero delle sospensioni effettuate per medici e odontoiatri, dopo una verifica ulteriore da parte dell’Ordine, è sceso da 18 a 14, quello degli infermieri è invece cresciuto.Nell’ultimo consiglio direttivo dell’Opi di Como sono stati sospesi altri 36 infermieri. Numero, che come spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche, Dario Cremonesi, porta ora, dall’inizio della prima delibera del consiglio, a 45 sospensioni complessive. Si tratta di professionisti residenti in provincia di Como, quindi iscritti all’Ordine lariano, ma che potrebbero lavorare anche in strutture di altre province e pure oltreconfine. La Svizzera richiama infatti molti professionisti della salute comaschi.«Stiamo applicando la legge – dice Cremonesi – Francamente avrei preferito non dover sospendere nessun collega», conclude.
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