Da lunedì parola agli utenti per commenti e critiche(f.bar.) Il compito non è dei più semplici ma l’intento è «di fare in modo che gli utenti percepiscano l’Inps come un luogo di ascolto e non come un antagonista. Spesso chi arriva agli sportelli è in difficoltà. C’è chi ha perso il lavoro o chi attende una pensione che forse non arriverà. Ecco, noi siamo lì per collaborare, nonostante le inevitabili tensioni che ci possono essere. Vogliamo farci conoscere meglio».A parlare è il direttore provinciale dell’Inps, Filippo Pagano, che così annuncia l’iniziativa promossa per la settimana dal 3 al 7 novembre prossimi.In questi cinque giorni, nelle sedi Inps di Como, di Erba e di Cantù, i cittadini e le aziende potranno esprimere il loro grado di soddisfazione compilando un apposito questionario, composto da 15 domande.«È uno strumento decisivo per capire dove intervenire. Sarà importante anche per comprendere come potenziare il fronte telematico», dice Pagano.Il ricorso alla tecnologia è infatti basilare per tagliare code agli sportelli, evitare lungaggini e far viaggiare celermente le pratiche.«Basti pensare che agli sportelli di Como si presentano in media 5mila persone al mese, 500 su appuntamento. Numeri ai quali vanno aggiunti altri mille accessi tra Erba e Cantù. È necessario procedere con la riduzione di questi numeri (calati del 10% dal 2011) e con la diffusione, laddove sia possibile, del fronte telematico. Ovviamente ci sono molte persone, come gli anziani, che preferiscono recarsi negli uffici», spiega il direttore.«I questionari serviranno a capire come poter migliorare i servizi sia allo sportello che per via telematica. Considerando anche il fatto che dal 2009 a oggi siamo passati da 250 persone nel nostro organico a 180 – dice il direttore – Con le imprese è in funzione un sistema chiamato “cassetto bidirezionale” che consente di comunicare in tempo reale. Anche con i cittadini vogliamo incrementare questo scambio».E, ovviamente, si punterà a migliorare eventuali carenze segnalate dagli utenti. «Alcuni problemi li abbiamo soprattutto con gli ammortizzatori sociali. Soprattutto con l’erogazione della cassa in deroga e straordinaria. Questo perché non sempre è possibile liquidarle rapidamente essendo noi vincolati alla tempistica prevista dalla Regione o dal ministero. Per il resto siamo in linea con i tempi», conclude Filippo Pagano.
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