La scultura internazionale torna protagonista a due passi dalle antiche mura di Como, in viale Lecco. E lo fa con cinque voci al femminile, a ribadire ancora una volta l’importanza del ruolo della donna nel mondo della creatività artistica. L’arte della scultura per secoli ha visto la prevalenza pressoché totale di artisti maschi e Como dà un segnale forte di cambiamento. In viale Lecco l’agenzia Tablinum Cultural Management torna a indagare le declinazioni dell’arte contemporanea, tra ricerca di perfezione plastica e sperimentalismi stilistici, attraverso la mostra collettiva “Le Cinque Anime della Scultura”, format consolidato in scena da sabato 9 a domenica 24 ottobre.Lo scenario è a sua volta una sfida: uno studio di architettura in un antico cortile, in viale Lecco 105 che ha preso il nome iconico di “Officinacento5” con la direzione di Giorgio Botta. Quest’anno Alessandro Cerioli ed Elisa Larese, anime di Tablinum, hanno invitato alla collettiva alla sua ottava edizione cinque maestre del figurativo che propongono virtuosismi sul volto umano, quasi a ribadire la centralità della specie in un periodo di crisi come la pandemia. Sono Brigitte Cabell, Isabelle de Montvalon, Rossana Corrado, Carolina Palmero e Marina des Tombe. Inaugurazione sabato dalle 19.30 nel rispetto delle normative anticovid.
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