Una assoluzione (per un 31enne di Cantù, difeso dall’avvocato Raffaele Bacchetta) e due condanne a 1 anno e 6 mesi (per un 30enne di Como) e a un anno per una 70enne originaria di San Giovanni Rotondo e residente a Como.Si è concluso così, ieri pomeriggio nel Tribunale cittadino, il processo per una truffa che sarebbe andata in scena tra il novembre e il dicembre del 2015.Gli imputati – tranne nel caso del ragazzo assolto, cui veniva contestato un solo episodio – avrebbero sottratto una somma di 72mila euro a cinque vittime (da un minimo di 10mila euro a un massimo di 17mila) nell’ambito di un presunto raggiro legato al mondo del gioco d’azzardo on-line.In pratica, i due condannati (in primo grado) avrebbero richiesto una quota associativa che avrebbe dovuto essere utilizzata per la realizzazione di un sito Internet per il gioco d’azzardo, piattaforma che tuttavia mai divenne operativa.L’uomo e la donna promettevano, contestualmente alla sottoscrizione della quota, importanti guadagni in pochissimo tempo. Una raccolta di soldi che avrebbe riguardato tutta l’Italia: le vittime infatti arrivavano da Pescara, da Parma, da Seregno, da Prato e anche dalla provincia dell’Aquila.Ai due imputati condannati era contestata la truffa in concorso. Sentenza che, come detto, è stata letta ieri pomeriggio e che ha portato anche a una assoluzione per la posizione di un giovane canturino.
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