(ANSA) – ROMA, 4 FEB – E’ stata confermata in Appello, con la formula “perché il fatto non sussiste”, l’assoluzione dall’accusa di riciclaggio per Paolo Cipriani, ex direttore generale dello Ior, e Massimo Tulli, ex vicedirettore. La vicenda era legata a presunti illeciti legati alla movimentazione di 23 milioni sequestrati nel 2010. Lo hanno deciso i giudici a Roma che hanno anche dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per le altre accuse. Il processo aveva preso spunto dall’inchiesta che ha riguardato la violazione, da parte dello Ior, degli obblighi previsti dalle norme antiriciclaggio. Una “vicenda terribile”, ora “possiamo ricominciare a vivere”, commentano Cipriani e Tulli: “Non avevamo mai frequentato le aule dei tribunali ma dall’8 settembre 2010 ci siamo trovati catapultati in un vortice terribile con l’accusa più grave che potesse colpirci per il ruolo che rivestivamo: riciclaggio e mancata osservanza delle norme. Invece avevamo effettuato soltanto due regolari giroconto, poi sequestrati”.
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