(ANSA) – TEHERAN, 28 LUG – La cittadina anglo-australiana Kylie Moore-Gilbert, che era detenuta nella prigione di Evin a Teheran per una condanna a dieci anni con accuse di spionaggio, è stata trasferita come “punizione” nel carcere di Qarchak, alla periferia meridionale della capitale iraniana. Lo ha riferito tramite la sua pagina Facebook l’avvocata iraniana per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, a sua volta detenuta a Evin. “In una telefonata da Qarchak, ha raccontato di soffrire di una grave forma di depressione per le cattive condizioni in prigione”, dove sono detenuti assassini e trafficanti di droga e in cui sono stati trovati anche diversi prigionieri malati di coronavirus, ha aggiunto Sotoudeh. Accademica e studiosa di islam, Moore-Gilbert era stata arrestata dai Pasdaran all’aeroporto di Teheran nel 2018 dopo aver partecipato in città a una conferenza internazionale sullo sciismo. (ANSA).
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