(ANSA) – ROMA, 13 NOV – Dopo tre settimane, Richard Ratcliffe ha interrotto lo sciopero della fame avviato per sollecitare il governo britannico ad aumentare la pressione diplomatica sull’Iran per la liberazione della moglie Nazanin Zaghari-Ratcliffe, la cittadina anglo-iraniana dipendente della fondazione Thomson-Reuters fermata nel 2016 durante una visita nel Paese d’origine e condannata sulla base di controverse accuse di spionaggio e di propaganda ostile, da lei sempre negate. “Oggi ho promesso a Nazanin di porre fine allo sciopero della fame. Gabriella ha bisogno di due genitori”, ha spiegato l’uomo su Twitter, facendo riferimento alla figlia di 7 anni. Nel post, Richard Ratcliffe appare fisicamente provato davanti alla sede del Foreign Office a Londra, dove ha condotto buona parte della sua proteste. Come numerosi osservatori, l’uomo denuncia che la moglie sia ostaggio di una disputa decennale tra Iran e Gran Bretagna per un debito di 400 milioni di sterline non pagato da Londra per forniture militari precedenti alla cacciata dello shah e all’instaurazione della Repubblica islamica nel 1979. Il mese scorso le autorità di Teheran avevano bocciato un nuovo appello contro la condanna della donna, stabilendo che dovrà restare in carcere per un altro anno. Il caso sarà martedì al centro di un dibattito al Parlamento di Londra, secondo quanto annunciato dal deputato Tulip Siddiq. (ANSA).
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