(ANSAmed) – TEL AVIV, 23 DIC – Tel Aviv è la città di Israele più pluralista e libera dalla religione. Lo ha rilevato un’indagine condotta dall’organizzazione ‘Hofsheet’ che ha invece assegnato la maglia nera della classifica a Bnei Brak, cittadina superreligiosa a poca distanza da Tel Aviv. L’indagine ha preso in esame le 24 città più grandi di Israele e ha graduato la classifica sulla scorta delle loro attitudini su 10 domande sociali e religiose. Tra queste, l’apertura verso comunità religiose ebraiche non ortodosse, e la comunità Lgbt, l’ammontare dei fondi investiti dal comune nei servizi religiosi e sulla possibilità di sepolture laiche o sui servizi pubblici durante Shabbat. Subito dopo Tel Aviv, c’e’ la non distante città di Modiin che l’anno scorso era invece al primo posto. A far scattare il sorpasso, la recente decisione del comune di Tel Aviv di introdurre servizi pubblici di Shabbat. Scendono invece sia Haifa – città mista arabo-ebrea, a lungo considerata un bastione di tolleranza – e Gerusalemme.
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