(ANSA) – ROMA, 10 DIC – Il terzo trimestre del 2020 vede, per le esportazioni, “una forte crescita congiunturale, diffusa a livello territoriale” con incrementi del 34,3% per il Centro, del 33,4% per il Nord-est, del 30,3% per il Nord-ovest e del 27% per il Sud, nei dati Istat. Nel confronto con il 2019, però, resta il segno meno e, nell’insieme primi nove mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la contrazione dell’export è del 12,5% e interessa quasi tutte le regioni italiane. “A fornire i contributi negativi maggiori – è il commento dell’Istat – sono le grandi regioni del Nord – Lombardia (-13,4%), Piemonte (-17,6%), Veneto (-11%) ed Emilia-Romagna (-10,6%) – che registrano decise riduzioni delle vendite verso i principali mercati di destinazione dei prodotti italiani, quali Germania, Francia e Stati Uniti. La Lombardia, da sola, spiega un terzo della flessione tendenziale dell’export del nostro Paese nei primi nove mesi dell’anno”. In termini percentuali, i cali tendenziali peggiori si registrano in Sardegna (-39,9%), Valle d’Aosta (-24,5%), Sicilia (-21,4%) e Basilicata (-21,3%). Solo Molise (+31,4%) e Liguria (+1,1%) registrano, nel confronto con i primi nove mesi del 2019, un aumento dell’export. (ANSA).
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