(ANSA) – ROMA, 27 MAR – Italiani ligi rispetti alle consegne imposte dalla quarantena ma in molti casi costretti in abitazioni troppo piccole anche se i condomini, di solito agone privilegiato di conflitti sociali sono invece diventati teatro di tanti gesti di solidarietà. A tracciare il ritratto delle case degli italiani al tempo del coronavirus l’istituto di studi Rur Rete Urbana delle Rappresentanze. Secondo una comparazione internazionale le case abitate dagli italiani hanno una dimensione media di 81 mq. meno di quelle giapponesi (95mq.), spagnole (97 mq.) tedesche (109 mq.) e francesi (112 mq.). Sono valori medi (per l’Italia coincidono con le dimensioni catastali della fascia intermedia degli alloggi), ma che hanno grande variabilità a seconda della loro localizzazione territoriale, in particolare fra grandi città e piccoli paesi. Secondo Eurostat, fra i grandi paesi europei l’Italia vive una condizione abitativa più disagiata con ben il 30,9% dei nuclei in sovraffollamento,
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