Il sindaco Landriscina firma il divieto temporaneo di balneazione
Il danno e la beffa. L’estate 2018, una delle più calde del terzo millennio, a Como non verrà certo ricordata per le nuotate rigeneranti.Il Lido di Villa Olmo è chiuso, ma lo spicchio di lago proprio davanti al lido era, almeno fino a ieri, l’unico tratto del Lario, nel territorio del comune di Como, in cui era consentita la balneazione.Da qualche tempo sono iniziati i campionamenti dell’Ats anche nella zona del Tempio Voltiano, dove però i bagni sono ancora vietati.Ebbene, ieri, è stata firmata dal sindaco di Como, Mario Landriscina, un’ordinanza con il divieto temporaneo di «balneazione nell’area antistante il lido di Villa Olmo».Fare il bagno nella zona non era proprio semplice, a causa della chiusura del Lido, ma tecnicamente i tuffi e le bracciate erano, fino a martedì, consentiti.Nell’ultimo campionamento dell’Ats Insubria, nell’acqua è stata però rilevata «un’elevata presenza di alghe potenzialmente tossiche». Valori superiori ai limiti previsti dal decreto ministeriale del marzo 2010. Così, ecco il divieto, fino «a nuovo ordine», si legge nel documento firmato dal sindaco. Landriscina nell’ordinanza ribadisce che sul resto del territorio comunale il divieto di balneazione è permanente. Tutti i giorni, nonostante i cartelli, ci sono invece diversi turisti in ammollo, soprattutto tra il Tempio Voltiano e l’area di Villa Geno. Una vera beffa, il nuovo divieto, anche per chi aveva sperato che nei prossimi giorni venisse quantomeno riaperta la spiaggia del Lido di Villa Olmo, pur tenendo chiusa la zona delle piscine.«Considerate le caratteristiche microbiologiche non idonee alla balneazione – si legge nella nota di Palazzo Cernezzi – a scopo cautelativo e fino a nuova comunicazione, con ordinanza contingibile e urgente è stata vietata temporaneamente la balneazione anche nella località “Lido Villa Olmo”, l’unica precedentemente esclusa dal divieto permanente sul territorio comunale».
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