Folla ieri alla camera ardente aperta nella sede della Famiglia Comasca Il funerale sarà celebrato oggi alle 14.30 nella Basilica del Crocifisso«Custodire, difendere, ravvivare e tramandare i valori testimoniati dalla gente comasca». Così recita l’articolo 3 dello statuto della Famiglia Comasca. E questa missione, il compianto Piercesare Bordoli, l’ha perseguita con la forza e la determinazione proprie di uomini d’altri tempi.Personaggio dai valori saldi e dalle idee chiare, era un uomo capace di unire la concretezza del fare e la bontà d’animo. Caratteristiche che lo hanno fatto amare dalle tantissime persone che hanno avuto
l’onore di conoscerlo.Purtroppo il presidente della Famiglia Comasca si è spento domenica pomeriggio all’ospedale Sant’Anna, dopo una breve malattia, all’età di 85 anni. Ieri alle 14, nella sede dell’associazione, è stata aperta la camera ardente e subito via Bonanomi, dove si trova la Famiglia Comasca, è diventata il cuore della città. In tanti hanno voluto rendere omaggio all’animo indomito di Piercesare Bordoli, nato a Milano nel 1929 ma che da sempre ha vissuto in riva al lago.Non si contano le iniziative promosse dall’associazione e proprio per la meritoria attività il sodalizio fu insignito nel 2013 dell’Abbondino d’Oro.Tra le tante sfide vinte anche quella per recuperare il piroscafo Patria, fermo dal 1990 e tornato a solcare le acque del lago nel 2013, dopo un lungo restauro. Avventura che Piercesare Bordoli visse insieme a Leonardo Carioni, allora presidente della Provincia di Como che collaborò al recupero.«Sono profondamente addolorato per questa perdita – ha ricordato Leonardo Carioni – Era una persona straordinaria e ho avuto il privilegio di affrontare insieme a lui un’avventura eccezionale. Un lavoro apparentemente impossibile ma che alla fine è sotto gli occhi di tutti. Mi piace pensare che dopo aver fatto staccare dagli ormeggi il “nuovo” Patria anche lui sia voluto andare via. Era una persona buona».Importante anche l’impegno della Famiglia Comasca per l’ospedale Sant’Anna. L’associazione si mobilitò, infatti, per fare aprire il reparto di Neurochirurgia.«È un grande dolore. Era una persona positiva, propositiva, attenta e, qualità rara, capace di ascoltare – interviene a questo proposito il direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna, Marco Onofri – Per noi è sempre stato di grande aiuto e conforto. È una perdita enorme per tutta la città».I funerali si terranno quest’oggi nella Basilica del Crocifisso in viale Varese alle ore 14.30.
Fabrizio Barabesi
FOTO MATTIA VACCA © [oi_gallery path=”cronaca/2014_11_11_Bordoli”]
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