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La commozione di Francesca, nata prematura: «Mi sembra impossibile essere sopravvissuta»

Il bambolotto sistemato nell’incubatrice, i mini pannolini e le calzine minuscole appese nella hall dell’ospedale Sant’Anna rendono solo lontanamente l’idea di come sia davvero un “bimbo piuma”. «Quando guardo le mie prime foto mi sembra impossibile pensare che fossi davvero così e che sia sopravvissuta». Francesca Stella lo dice con serenità e consapevolezza. Quando è nata, il 19 ottobre 1984, pesava 595 grammi. «Ero morta – dice – Mia mamma mi ha guardata ed è svenuta».I medici

dell’ospedale Sant’Anna, invece, hanno preso tra le mani quel corpicino di appena 27 centimetri e lo hanno strappato a una morte che sembrava inevitabile. «Trent’anni fa non esisteva neppure la Terapia intensiva neonatale – sottolinea l’attuale primario della Tin, Mario Barbarini – Dei prematuri si occupavano i pediatri che, nel caso di Francesca, hanno davvero compiuto un miracolo».L’ex “bimba piuma” ha raccontato la sua storia ieri, al Sant’Anna, nell’ambito delle manifestazioni per il World Prematurity Day 2014, un momento di riflessione e di sensibilizzazione dedicato appunto ai bambini prematuri.«Un neonato su dieci nasce prima della 37ª settimana di gestazione ed è quindi prematuro – spiega Barbarini – Naturalmente, prima avviene la nascita maggiori sono i rischi di morte oppure di danni neurologici permanenti. La prima causa delle nascite pretermine sono le infezioni materne, spesso non note alla donna».Francesca Stella è nata dopo appena 25 settimane di gestazione. È rimasta in ospedale, nel vecchio Sant’Anna di via Napoleona, per cinque mesi prima di poter andare a casa con i genitori e il fratello. Sana e senza conseguenze.«Vedo poco da un occhio per le dosi di ossigeno che mi hanno somministrato per salvarmi la vita – dice serenamente – È l’unica conseguenza. Eppure, nessuno avrebbe scommesso che sarei sopravvissuta».Un lancio di palloncini ha concluso l’evento organizzato ieri mattina. Fino a domani, nella hall dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo, sarà possibile visitare la mostra allestita dagli operatori della Tin e dai volontari dell’associazione Pro Tin. Venerdì 21 novembre, invece, alle 20.30 al liceo classico Volta di Como si terrà l’incontro aperto a tutti dal titolo “Il neonato ci parla”.

Anna Campaniello

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