Riparte la guerra della Confesercenti contro i mercatini turistici e gli “hobbisti”.
Come ogni anno, l’estate si trascina appresso manifestazioni di ogni genere in gran parte dei comuni lariani e, puntuale, arriva la protesta di chi considera concorrenza sleale l’attività condotta dai tanti venditori di cianfrusaglie, vecchi libri e artigianato minuto.
In particolare, torna a farsi sentire la Confesercenti di Como che oggi, con un comunicato, ha annunciato di aver scritto una lettera a tutti gli assessori lariani e alla guardia di finanza chiedendo controlli serrati su mercatini e fiere.
L’associazione di categoria se la prende soprattutto con gli “hobbisti”.
«Chiunque venda, ponga in vendita o esponga in luogo pubblico o aperto al pubblico» deve rispettare «le leggi fiscali, tributarie e previdenziali previste per tutti gli italiani – dice la Confesercenti – gli “hobbisti” che non ottemperano a questi doveri sono evasori e quella che viene spesso presentata come una grande occasione di animazione della città, non è altro che una grave forma di illecito».
In questi «pseudo-mercatini» – così li definisce Confesercenti – proliferano i «cosiddetti “hobbisti”, che in realtà sono piccoli imprenditori commerciali senza licenza, partita Iva o iscrizione alla Camera di commercio e scontrino fiscale». Insomma: concorrenti sleali.
La guerra è di nuovo cominciata.
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