Mentre un po’ dappertutto, in Italia, si parla di reddito di cittadinanza e di riforma del sistema di formazione permanente e di ricerca dell’impiego, la Provincia di Como lancia un allarme sulle proprie strutture. Ormai giunte a un punto limite. Un punto oltre il quale c’è soltanto il collasso.
Con una lettera inviata aMelania De Nichilo Rizzoli, assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, la presidente di Villa Saporiti,Maria Rita Livio, ha descritto in termini alquanto crudi la situazione in cui versano i Centri per l’Impiego (Cpi) della provincia lariana. «Servono almeno 30 nuovi impiegati», dice in sostanza Livio. E risorse per non meno di 900mila euro.Nella sua lettera, la presidente della Provincia ribadisce l’impossibilità «di un esercizio corretto e proficuo della delega regionale in materia di mercato del lavoro a causa della gravissima carenza di personale oggettivamente riscontrabile negli uffici» di via Borgovico.
Maggiori particolari nell’edizione di domani delCorriere di Como.
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