Una categoria dimenticata. «Nessuno ci ha preso in considerazione. Nell’ultimo Decreto Ristori le nostre professionalità non sono state ritenute degne di attenzione e di aiuti concreti. Siamo purtroppo invisibili e non ne capiamo il motivo».
A parlare è il presidente dei fotografi (settore Comunicazione) di Cna Lario e Brianza,Franco Ceriani. «Gli iscritti a Cna sono molti e praticamente per tutti il lockdown si è tradotto in una diminuzione del 90% degli introiti. Abbiamo bisogno di indennizzi a fondo perduto, di sostegno alle imprese e di poter accedere anche noi, per chi ha dipendenti, agli ammortizzatori». La diminuzione degli affari è poi andata di pari passo con il progressivo blocco di altri comparti.
«I servizi nei ristoranti, durante le cerimonie, nei matrimoni erano per noi una fonte di reddito decisiva. Prima con il blocco totale e poi con la limitazione a soli pochi invitati, non abbiamo ovviamente più ricevuto prenotazioni, anzi solo una continua serie di disdette», aggiunge Ceriani. Un ultimo problema è poi legato a quanti hanno delle attività di fotografo all’interno dei centri commerciali «luoghi che nel week end chiudono con una danno enorme. Insomma chiediamo che il Governo rivolga la propria attenzione e il proprio impegno anche nei nostri confronti», chiude il presidente.
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