Tragedia a ZelbioL’acqua l’ha trascinato via mentre osservava un torrente a 80 metri di profondità, nei cunicoli della grotta Tacchi, nella zona del Pian del Tivano. I compagni di escursione lo hanno visto sparire senza poter fare nulla. Il corpo senza vita dello speleologo, 46 anni di Aosta, è stato ritrovato soltanto 9 ore dopo e riportato in superficie all’alba di ieri, con un complesso intervento del Soccorso Alpino.Domenica scorsa, Gianluca Girotto, istruttore sezionale dello Speleo Club Cai della
Valle d’Aosta, è arrivato a Zelbio con 7 amici per esplorare il vasto complesso carsico sotto il Pian del Tivano.Attorno alle 16, quando il gruppo era da circa un’ora e mezzo nei cunicoli della grotta Tacchi, 3 degli speleologi si sono avvicinati a un torrente sotterraneo per osservare il corso d’acqua.La tragedia si è consumata in un istante. Forse ha fatto un passo di troppo o ha messo un piede in fallo. Sicuramente, Gianluca Girotto è scivolato in acqua ed è stato trascinato via dalla corrente senza che gli amici potessero fare nulla per aiutarlo. Il 46enne è scomparso in un attimo dalla vista dei compagni.A dare l’allarme sono stati gli stessi speleologi, che sono risaliti all’ingresso della grotta per chiamare i soccorsi.A Zelbio sono intervenuti i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), che hanno subito avviato le ricerche dell’uomo disperso nel sottosuolo.L’operazione si è rivelata particolarmente complessa, soprattutto a causa dell’impetuosità delle acque del torrente.Le squadre di esperti si sono alternate ininterrottamente fin quando, poco dopo l’una di notte, tra domenica e lunedì, il corpo ormai senza vita di Girotto è stato individuato un metro sotto la superficie dell’acqua del torrente, imprigionato tra le rocce. Con ogni probabilità, lo speleologo è morto annegato, anche se una conferma potrà arrivare soltanto dall’autopsia.Individuato il corpo, le operazioni di recupero sono state complicate e hanno richiesto oltre 3 ore di lavoro. Almeno una quarantina gli esperti del Cnsas impegnati nell’intervento. Gli speleosub inizialmente non hanno potuto immergersi proprio a causa delle correnti troppo impetuose del torrente in piena.Per riportare in superficie il corpo di Gianluca Girotto, i soccorritori hanno dovuto percorrere circa 250 metri di cavità, compreso uno scivolo di 32 metri. Per allargare alcuni passaggi troppo stretti è stato necessario l’uso di piccole cariche esplosive e sono stati dunque allertati anche gli esperti “disostruttori” del Cnsas. Davanti all’ingresso della grotta è stato allestito un campo base per coordinare l’operazione.Soltanto alle 4.40 della notte il corpo del 46enne di Aosta è stato riportato in superficie. Secondo quanto riferito dal portavoce del Soccorso Alpino, Girotto è scivolato nel torrente sotterraneo dove è stato poi ritrovato senza vita. «In corrispondenza del primo sifone, a circa 250 m dall’ingesso – hanno spiegato i responsabili del Cnsas – lo speleologo si era calato in una delle fenditure che collegano il ramo fossile della grotta con il ramo attivo. È stato però trascinato via dal fiume sotterraneo, in piena a causa delle abbondanti precipitazioni di questi giorni». La grotta Tacchi è lunga circa 9 chilometri. «Soltanto il primo chilometro – dicono gli esperti – è normalmente percorribile dagli speleologi proprio a causa delle acque che la percorrono e che sfociano, attraverso percorsi ancora da scoprire, nel sottostante Lago di Como».Volontari e tecnici specializzati hanno lavorato ininterrottamente per quasi 12 ore. Inizialmente, la speranza era che Girotto fosse riuscito a ripararsi in un punto senz’acqua e che potesse quindi essere salvato. L’individuazione del corpo ha però, purtroppo, rivelato un’altra tragica verità.«La complessa operazione di recupero ha coinvolto diverse strutture operative del Cnsas – è il commento del portavoce – Al lavoro l’intera IX delegazione speleolombarda, la XIX delegazione alpina lariana, speleosub addestrati nella gestione di interventi di recupero in grotte subacquee e tecnici disostruttori specializzati nell’allargamento artificiale delle strettoie che ostacolavano il passaggio della speciale barella con il corpo dello speleologo».Il corpo di Gianluca Girotto è stato trasferito all’ospedale Sant’Anna. Il sostituto procuratore Mariano Fadda, che coordina l’inchiesta, potrebbe disporre l’autopsia per accertare la causa della morte dello sfortunato speleologo.I familiari del 46enne sono arrivati ieri da Aosta e attendono ora il nullaosta per poter fissare la data dell’ultimo saluto.
Anna Campaniello
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