“La Nostra famiglia” oggi ha inaugurato la nuova sede alla presenza delle autorità. Il 2 maggio del 1971 prendeva avvio l’attività della Nostra Famiglia a Como con 25 bambini. Oggi il nuovo centro, inaugurato questa mattina alla presenza delle istituzioni e delle famiglie, ne accoglie 420, in una struttura di 1.400 metri quadri dedicata alla cura e alla riabilitazione.
“Per noi è un giorno di festa per tre motivi – ha spiegato la direttrice regionaleFrancesca Pedretti– in primis per l’inaugurazione di questa nuova bellissima sede; in secondo luogo perché quest’anno ricorronoi 50 anni della presenza del Centro ambulatoriale a Comoe perché proprio in questi giorni ricordiamo la morte del nostro fondatore, don Luigi Monza”.
“Sono tanti i gesti che ci hanno sostenuto e consentito di sognare – ringrazia commossa laPresidente Luisa Minoli– e che valorizzano la bellezza di quello che qui si realizza: l’attenzione al bambino e alla sua famiglia, per una presa in carico globale e una reale inclusione”.
La benedizione del Vescovo
A benedire il Centro è arrivato ilVescovo di Como Oscar Cantoni: “Como deve diventare città di fratelli. E’ un cambiamento che non può nascere con la bacchetta magica, ma con l’aiuto di tutti e il vostro sogno è stato sostenuto dalla comunità Non si risolvono i problemi sui programmi ma con volontà e progetti”.
Il saluto delle istituzioni“Avete realizzato un’opera fantastica, in tempo record e con la pandemia in corso– queste le parole delsindaco Mario Landriscina– grazie a nome della città per ogni sorriso e per il vostro contributo al nostro futuro”.
Un futuro al quale partecipano numerosi donatori, comeFondazione Cariplo: “Quest’anno la Fondazione compie 30 anni, in queste tre decadi ha sostenuto 35mila progetti di cui 1800 in provincia di Como. Eppure non sono le cifre a fare la storia di questo territorio, bensì le persone, le associazioni, gli enti che lavorano e progettano per rispondere ai bisogni della comunità””, commenta Monica Testori. Oltre a Cariplo, importante è stato il sostegno dellaFondazione De Ponti, che ha donato l’area su cui sorge il terreno, e il contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Bennet, aziende e associazioni del territorio e il contributo di centinaia di donatori privati, oltre all’impegno diretto dell’Associazione anche con i proventi del 5×1000.
Una giornata di bellezza quindi, con i bambini al centro, Riccardo che taglia il nastro e il lancio dei palloncini.Il Direttore Sanitario lancia un manifesto di solidarietà civile: mobilitiamoci per i bambini. E Regione Lombardia si impegnaMa i bambini con disabilità hanno i servizi che meritano?si chiede il Direttore Sanitario Massimo Molteni: “A parole siamo tutti appassionati dei bambini, eppure la spesa pubblica in Italia per i servizi per l’infanzia è la più bassa tra i paesi europei. Oltre 300.000 famiglie in Italia hanno al proprio interno un minore affetto da disabilità mentale grave e media, eppuresolo 1 bambino su 2 riesce ad accedere ai servizi diagnostici e solo 1 bambino su 3 riesce ad accedere all’intervento riabilitativo di cui necessita.A ciò si aggiunga che ancora non abbiamo una normativa di riferimento specifica per i disturbi neuropsichici e per la riabilitazione in età evolutiva:anche in regione Lombardia, le norme che regolano la riabilitazione dell’età evolutiva sono identiche a quelle per l’adulto,incardinate nella logica “fee for services”, che non riconosce minimamente queste tipologie di fragilità. Per questo, in occasione di un momento di festa che coincide con l’inaugurazione del centro riabilitativo di Como,chiediamo con forza a tutti gli uomini di buona volontà di mobilitarsi così che venga posta la doverosa attenzione a questa età della vita, cruciale per il futuro della nostra società. Chiediamoche venga istituita a livello regionale una commissione che affronti con il concorso di tutte le forze rappresentate in Consiglio Regionale il tema dei servizi – educativi e sanitari – a favore dei bambini e dei giovani, in una logica diintegrazione virtuosa tra servizi dell’area sanitaria e socio-sanitaria, valorizzando così come prevede la legislazione regionale sia le strutture di diritto pubblico che quelle del privato sociale”.L’appello accorato del dottor Molteni è stato accolto dall’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Disabilità Alessandra Locatelli: “Regione Lombardia è all’avanguardia ma serve fare di più, abbiamo bisogno che dal Governo arrivi denaro in più da investire ma bisogna anche riorganizzare e dare priorità a questi bimbi. Per questo mi impegno a organizzare un confronto non solo con il mio assessorato ma anche con quello al Welfare perché dare una risposta in più è doveroso e dobbiamo farlo in vista dell’approvazione del Bilancio regionale.
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