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La prestigiosa Collezione Cattelani a Villa Carlotta

Joseph Beuys, Man Ray, Yoko Ono. Sono tra i celebri artisti contemporanei protagonisti della mostra “A/Essenze” che ha aperto al Museo di Villa Carlotta a Tremezzina.L’esposizione, a cura di Fulvio Chimento in collaborazione con Tiberio Cattelani e Carlotta Minarelli, permette di ammirare opere di riferimento della Collezione Cattelani, lavori di artisti che hanno lasciato una traccia indelebile nel panorama dell’arte contemporanea. Joseph Beuys, Gino De Dominicis, Gilbert & George, Sol LeWitt, Man Ray, Hermann Nitsch, Mario Ceroli, Yoko Ono, Ben Vautier, Konrad Balder Schäuffelen, Philip Corner ed Eric Andersen sono alcuni di questi.La mostra cerca di dare risposta ad alcune delle domande che assillano l’uomo di ogni tempo. Qual è l’essenza dell’arte? Un segno transitorio, un atto spirituale, o una predisposizione al vivere che può rendere la vita persino più interessante dell’arte stessa?Tutto ciò in un contesto come quello di Villa Carlotta che custodisce un patrimonio storico, artistico e botanico unico nel suo genere. L’edificio, costruito a fine Seicento dai marchesi Clerici, racconta infatti una storia secolare di grandi collezioni d’arte in dialogo con l’affascinante giardino botanico.In questo ambiente si inserisce la mostra “A/Essenze”, che mette in relazione le opere d’arte moderna presenti nella collezione permanente del Museo, gli artisti della Collezione Cattelani e il contesto naturalistico del Lago di Como e dei giardini della villa.Carlo Cattelani (1931-1999) fu tra i primi a far conoscere in Italia ed Europa la produzione di artisti residenti negli Stati Uniti che avrebbero trasformato il linguaggio artistico della seconda metà del Novecento come Mark Rothko, Sol LeWitt, Josef Albers. Ma il corpus centrale della collezione è costituito da un nutrito gruppo di opere a tematica religiosa legate al linguaggio contemporaneo, in cui emerge la predisposizione degli artisti a interpretare valori ascrivibili al territorio della spiritualità e dell’arte.L’esposizioneAl primo piano le sale del museo di Villa Carlotta accolgono opere di prestigiosi autori moderni e classici come Antonio Canova, Francesco Hayez, Bertel Thorvaldsen.Al piano superiore è allestita “A/Essenze” nella galleria dove sono presenti le stanze private, che ancora oggi ospitano oggetti della Principessa Carlotta di Prussia e del Duca Giorgio II di Sassonia Meiningen che qui si sposarono, in piena età romantica, nel 1850, ricevendo in dote la villa dalla madre di Carlotta, Marianna d’Orange.In questo scenario storico è particolarmente calzante il tema dell’immortalità, caro alla produzione di alcuni artisti presenti nella Collezione Cattelani, come per esempio Gino De Dominicis, che pensò la sua produzione artistica come atto di fede nei confronti dell’impermanenza e della transitorietà.Tra gli artisti in mostra è presente anche Joseph Beuys, che attraverso l’arte e la performance ricercò l’essenza stessa della vita, intendendo il processo creativo come una continua opportunità di rigenerazione.Nel percorso espositivo spicca anche il lavoro scultoreo Complex form di Sol LeWitt, artista alla ricerca della forma essenziale nella relazione architettonica tra disegno, spazio e volumi e che, a differenza di Gino De Dominicis, amava definirsi artista concettuale.Proprio la ricerca legata all’arte concettuale nelle sue differenti declinazioni è una delle “dominanti” presenti nella Collezione Cattelani. “A/Essenze” la rappresenta con Gilbert & Georg, Man Ray, Ben Vautier, Konrad Balder Schäuffelen ed Eric Andersen.Tra le opere in mostra da segnalare un dipinto a olio di Hermann Nitsch intitolato Ecce homo, raffigurante il Cristo, le croci di Philip Corner, concepite come superficie autoriflettente in cui si inquadra a figura intera il corpo del visitatore, una serie di dipinti di grande formato di Yoko Ono che alludono alla preghiera quale forma linguistica trasversalmente codificabile e una sedia-scultura di Mario Ceroli.Infine, “A/Essenze” è arricchita dalla partecipazione di quattro artisti contemporanei, selezionati dal curatore. Si tratta di Maurizio Mercuri e Filippo Falaguasta che negli anni Novanta hanno fornito un contributo importante all’arte concettuale italiana, a cui si aggiungono David Casini e T-yong Chung. La produzione di questi due ultimi artisti, seppur diversificata nelle modalità espressive, fornisce al visitatore una chiave di lettura chiara sui canoni estetici che sottendono la produzione artistica del nostro tempo.Informazioni e prenotazioni: www.villacarlotta.it

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