Agli sportelli delle Poste l’afflusso più consistente di contribuentiTutti in fila per pagare l’Imu. Scadeva ieri, infatti, il termine per il saldo della contestatissima tassa sulla casa. E, come facilmente prevedibile, negli uffici postali si sono formate le inevitabili code dei ritardatari. In certi casi si è dovuto aspettare più di mezz’ora prima di potersi avvicinare allo sportello.Minore la confusione nelle banche. Non sono però state segnalate situazioni di caos nei diversi uffici disseminati sul territorio – come confermato dai sindacati delle Poste – bensì una più banale corsa contro il tempo soprattutto da parte di chi ha saputo all’ultimo momento l’ammontare esatto dell’imposta e di quanti hanno invece atteso la tredicesima per poter saldare questa gabella.Dunque, sono stati gli sportelli della Posta a far registrare l’afflusso più consistente. Tra volti di cittadini non proprio entusiasti e i mugugni di quanti, modulo alla mano, protestavano per un Natale a base di tasse, la fatidica data del 17 dicembre è ormai alla spalle. Ieri, intanto, all’esterno delle Poste centrali di via Gallio, a Como, i cittadini si suddividevano tra rassegnati e indomiti contestatori.«Ora basta. Non è più tollerabile. Non facciamo altro che pagare. Dobbiamo stare perennemente attenti alle scadenze. Se sgarriamo sono previste sanzioni – sbotta Antonio Cammarota – È inammissibile». E infine, anche nel momento di pagare, «si deve sempre attendere. Ho preso il bigliettino numero 40 ormai più di 30 minuti fa. Sono andato a fare delle altre commissioni urgenti, vista la situazione all’interno dell’ufficio. Ritorno ora, ma il mio turno è ancora lontano». Per quanto riguarda Como, va ricordato che per l’abitazione principale l’aliquota è pari al 4 per mille mentre sale al 9,6 per mille sulle seconde case.E intanto si fanno già i primi bilanci. L’ultima rata è sicuramente quella più pesante. Seconde le stime più recenti, infatti, dei circa 24 miliardi complessivi di gettito generati dall’imposta su scala nazionale, poco meno di 14 saranno legati alla scadenza di ieri. A giugno ne sono stati versati circa 9 miliardi. «Naturalmente ho pagato anch’io – interviene, sempre fuori dalla Posta, Antonio Izzo – Le code? Inevitabili per chi aspetta l’ultimo istante. Ciò che purtroppo non cambia mai è il fatto che siamo sempre chiamati a pagare».Il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari (Arpe-Federproprietà, Confappi, Uppi), rifacendosi a stime Eures, ha evidenziato come ogni famiglia italiana, proprietaria di almeno un immobile, verserà per il 2012 in media 1.216 euro di tasse di proprietà nelle casse del fisco. Circa 780 euro in più rispetto al 2011.«C’è troppa coda – dice Giampiero Selva dopo essere entrato negli uffici, modulo alla mano, per uscirne pochi secondi dopo – La pagherò nel paese dove abito. Spero ci sia meno da attendere. Anche se, alla fine, ovviamente dovrò pagare altrimenti si rischiano le sanzioni».Il ritornello è sempre lo stesso. «Fosse solo l’Imu. Aumenta tutto. Anche le multe – sottolinea Graziano Frigerio sventolandone una nella mano – Come faremo a reggere?». «Si corre sempre. Tra la neve dei giorni scorsi e altri impegni, sono arrivato all’ultimo giorno utile», afferma poi Giacomo Nuccio.«Basta pagare. Non ne possiamo più», tuona infine il signor Antonio, che non volendo dichiarare il proprio cognome sceglie di ribattezzarsi, ironicamente, Monti, dal nome del premier alla guida del governo che ha voluto far scattare già quest’anno l’Imu.
Fabrizio BarabesiNella foto:Seconde le stime più recenti, su scala nazionale il gettito dell’ultima rata dell’Imu sarà di 14 miliardi di euro
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