La Regina soffoca, l’ordinanza non regge. Il sindaco di Tremezzina invoca interventi radicali

La Regina soffoca, l’ordinanza non regge. Il sindaco di Tremezzina invoca interventi radicali

La Regina soffoca. Stritolata dal traffico e dai mezzi pesanti che transitano lungo la statale, nonostante l’ordinanza in vigore preveda la possibilità di andare verso nord al mattino e di ridiscendere verso Como al pomeriggio.In aggiunta, in questi ultimi giorni, lo stop alla circolazione sulla Statale 36 e il lungo ponte festivo hanno aggravato una situazione che diventa sempre più problematica. «Purtroppo l’ordinanza che prevede la possibilità di muoversi in una delle due direttrici lungo il lago, dividendo tra mattino e pomeriggio, ha dei punti deboli. A partire, ad esempio, dalle deroghe per i mezzi che devono consegnare tra Tremezzina e Menaggio – spiega il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra – Oltre al fatto che spesso non viene rispettata e le conseguenze sono ben visibili». Una situazione che diventa sempre più ingovernabile viste le variabili che possono andare a influire negativamente sulla circolazione lungo la statale Regina. «Il 4 maggio scatterà ufficialmente il servizio dei movieri che regoleranno il flusso dei mezzi nelle ore critiche. Il mattino dalle 7 alle 11 e poi dalle 15 alle 19 – spiega Guerra – Già da domani pomeriggio però inizieranno ad entrare in servizio per cercare di gestire il caos che in questi giorni è andato aumentando anche in conseguenza della chiusura della Statale 36».E pensando al futuro, in attesa delle Variante della Tremezzina, unica infrastruttura che potrà drenare il traffico di mezzi pesanti, ecco però che si torna a discutere di argomenti già ampiamente dibattuti in passato e fonte di polemiche. «Purtroppo quando si studiano possibili alternative si scatenano subito le voci contrarie. Ad esempio l’idea del girone a senso unico (che prevedeva per i mezzi pesanti, durante l’estate e in altri periodi topici di poter partire da Como ma di rientrare da Lecco), è stata immediatamente ostacolata. Le associazioni di categoria si sono rivoltate non capendo che così non fanno altro che causare danni a se stessi. La situazione, ben visibile giorno dopo giorno, diventa sempre più ingestibile e causa danni a tutti», conclude il sindaco Mauro Guerra.