«Chiediamo alla Lombardia di riaprire. Non possiamo più aspettare. Una settimana di differenza è vitale». Duecento rappresentanti lombardi del mondo fitness – principalmente personal trainer e gestori di palestre e centri sportivi – lanciano un appello alla Regione e al governatore Fontana. Una decina quelle comasche. «Ci siamo preparati settimane per adeguarci al protocollo previsto a livello nazionale, ma in Lombardia sembra non sia sufficiente – dicono – Chiediamo alla Regione di ascoltarci e lasciarci riaprire. Il tempo è scaduto. Una settimana in più può essere vitale per la riapertura. Il prolungarsi di questa situazione sembra quasi un accanimento nei nostri confronti». Intanto nel resto del Paese le palestre sono tornate a lavorare. «Sappiamo – continuano gestori di palestre e personal trainer – che la nostra regione è stata la più colpita dalla pandemia, ma ci siamo fatti molte domande sul perché le palestre siano viste come l’unica via di contagio visto che le altre attività (anche quelle dove non è possibile mantenere le distanze) hanno ripreso, con le dovute cautele. Per questo motivo abbiamo inoltrato una richiesta alla Regione Lombardia di ascoltare le nostre istanze, permettendoci di riaprire prima possibile».
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