Categories: Notizie locali

La resa del Comune: «Pronti ad alzare Imu e Irpef»

Gaddi: «Lo Stato ci taglia tra i 12 e i 14 milioni. Costretti ai ritocchi per salvare i servizi»La vigilia di Natale porta una brutta notizia ai contribuenti di Como. Il Comune, infatti, è a un passo dal “gettare la spugna” e, quindi, dal ritoccare due voci temutissime del bilancio comunale: la nuova Ici, che ora si chiama Imu, e l’aliquota Irpef. In altri termini, le due leve fiscali più immediate – e potenzialmente dolorose per i cittadini – per mettere in ordine i conti dell’amministrazione.A confermare la notizia, dopo un incontro avuto ieri con i sindacati sul bilancio

preventivo 2012, è direttamente l’assessore alle Finanze Sergio Gaddi. Con una premessa a cui l’interessato tiene più tutto: «Non è per accampare scuse o altro, ma come accade in molti altri comuni, siamo materialmente costretti dallo Stato a ipotizzare una serie di ritocchi ad alcune voci di entrata a causa dei tagli enormi e dei vincoli del patto di stabilità».Secondo i calcoli già fatti dagli uffici finanziari di Palazzo Cernezzi, infatti, il “buco” per i conti comunali del 2012 potrebbe assestarsi tra i 12 e i 14 milioni. Una cifra enorme, che l’amministrazione dovrà comunque reperire. A meno di ricorrere ad alternative drastiche.«Non coprire quella cifra con nuove risorse – afferma Gaddi – significherebbe dover prendere in considerazione una drastica riduzione dei servizi. Ovvero fare l’ultima delle cose che vogliamo prendere in considerazione, soprattutto sul fronte sociale».E qui, ecco l’unica – o, almeno, la principale – alternativa possibile da valutare nell’immediato. Il ritocco di aliquote e imposte. «Stiamo compiendo una serie di elaborazioni per capire quali e quante risorse potremmo ottenere agendo sulla nuova Imu sulla prima casa o sull’aliquota Irpef (oggi ferma allo 0,2 per mille, ndr) – spiega Gaddi – Oppure una terza strada potrebbe prevedere un mix tra entrambe le cose, con ritocchi singoli minimi». Al momento non è ancora stata definita con esattezza l’ampiezza possibile per il rincaro eventuale dell’Imu. Le possibilità di movimento, però, sono quelli fissate per legge: sulla prima casa i ritocchi sull’aliquota ordinaria dello 0,4 per cento possono variare da un minimo di 0,2 ad un massimo di 0,6%, mentre sull’aliquota dello 0,76% per le seconde abitazioni l’oscillazione può andare da un minimo di 0,46 ad un massimo di 1,06 per cento.Sull’Irpef, invece, partendo dall’aliquota dello 0,2 per mille, il Comune ha un range fino allo 0,8. Ma Gaddi rassicura: «Di sicuro non arriveremo mai alle soglie massime. Semmai, faremo il minimo possibile con l’obiettivo di non tagliare i servizi e di non tartassare i cittadini».

Emanuele Caso

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Solari, la pagella 2025: Kiko al top, Eucerin convenienza al massimo, Bilboa Coccobello bocciato

L’indagine indipendente mette in fila i migliori e i peggiori: vertice a 73/100 per Kiko;…

2 ore ago

Vecchie macchine da scrivere che valgono una fortuna: quali interessano davvero ai collezionisti

Non basta l’età: a fare il prezzo sono rarità, stato di conservazione e marchio. Alcuni…

5 ore ago

“L’IA fa vincere al Superenalotto?”: dalle vincite degli studenti al flop del giornalista, cosa può (e non può) fare

Tra entusiasmi e smentite: l’intelligenza artificiale elabora trend, ma non batte l’imprevedibilità di Lotto, Superenalotto…

22 ore ago

TRAGEDIA DI FERRAGOSTO: il più grande colosso bancario italiano chiude per sempre | “42 filiali non saranno più attive”

Non arrivano affatto buone notizie per gli italiani, tragedia di Ferragosto: chiude il più grande…

1 giorno ago

Ferragosto sul Lario: sole, caldo e quattro idee tra città e lago

Weekend di bel tempo annunciato: ecco una selezione di eventi per vivere Como e il…

2 giorni ago

Ranking Atp: Sinner fuori da top10

(ANSA) – ROMA, 15 NOV – Felix Auger-Aliassime ha scalzato Jannik Sinner dalla 10/a posizione…

4 anni ago