L’area di sosta di viale Varese torna ad essere al centro del destino della città. Non per uno dei progetti di allargamento, tutti bocciati al momento da Palazzo Cernezzi, ma per garantire un maggiore interscambio di auto. Viale Varese, con viale Lecco, deve diventare un’area di “rotazione veloce dei posti auto”. La sperimentazione di sei mesi potrebbe partire, nei voleri dell’assessore Vincenzo Bella, a breve. Ma come si può istituire una sorta di “disco orario” a pagamento? La questione è già stata affrontata da diverse città, non solo italiane, con caratteristiche simili a Como, ovvero un notevole afflusso di turisti, un centro storico in parte o del tutto trasformato in Ztl, ma ancora ricco di servizi, negozi, bar e ristoranti.Il primo passaggio riguarda l’identificazione certa del veicolo in sosta, attraverso la sua targa. In tal senso la Csu ha già spiegato che gli attuali parcometri sono già in grado di registrare e stampare la targa sul bigliettino, sarebbe sufficiente una variazione della “mascherina” del tastierino alfanumerico delle colonnine e un aggiornamento del software.A Pisa, il centro è stato diviso tra Ztl e Zsc (zona con sosta controllata). All’interno della Zsc la sosta è a pagamento, ma sono gratuiti i primi 20 minuti, il tempo di un caffè insomma, o di una commissione veloce. Poi, per agevolare la rotazione è stata fatta la scelta di mettere, proprio attorno al centro, tariffe altissime, ovvero 2,50 euro la prima ora e le successive 3,50.In tutti gli altri parcheggi blu della Zsc, la sosta è di 0,75 euro all’ora. Chi è disposto a camminare un po’, insomma, spende meno di un euro all’ora. Residenti e studenti pagano meno e sono identificabili attraverso una carta, la “Pisapass” legata sempre alla targa dell’auto.Anche Modena ha scelto una soluzione simile a quella pisana. Obbligo di inserimento della targa nel parcometro, sosta gratuita per i primi 15 minuti ovunque, poi si paga da 0,60 centesimi nella “Zona margini esterni e interni” a una tariffa oraria progressiva nelle zone centralissime. Prima ora 2 euro, seconda 2,50, terza 3 euro. Sempre per scoraggiare la “sosta lunga”.A Bergamo i parcheggi non mancano in centro e sono tutti a pagamento. Si è così puntato sulla facilità di pagare, con moneta, carte di credito, App, Sms, Telepass e Easy Pay. Il parcometro non rilascia un tagliando, ma “ricorda” la targa.Ad Antibes, in Costa Azzurra, in alcuni parcheggi vicini alle spiagge, vi è invece un massimo di ore di sosta consentito per ogni veicolo. Nel parcometro viene inserita la targa e si paga la sosta. Si può eventualmente prolungare il ticket, confermando la targa, ma sempre fino a un massimo di 6 ore totali.Quale sarà la strada scelta dalla giunta di Como per migliorare la rotazione?Il rischio di un ritocco delle tariffe di viale Lecco e viale Varese è concreto. Ma potrebbe palesarsi anche la formula dei 20 minuti o del quarto d’ora gratis, che oggi è attivo soltanto nella piazzetta davanti al Cimitero Monumentale.
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