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La telecamera nel taschino per “difendere” la polizia

Il Sap regala ai propri associati una “spy pen” con cui filmare le azioni in servizio

Il Sap regala ai propri associati una “spy pen” con cui filmare le azioni in servizio

Un microscopico occhio elettronico, che può stare comodamente in un taschino della divisa, pronto a immortalare qualsiasi intervento e operazione di sicurezza.È l’arma in più voluta dagli uomini del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), che tra le strenne natalizie riceveranno anche la spy pen, una microcamera che entrerà a far parte della dotazione degli agenti della Questura di Como iscritti al sindacato autonomo.

L’iniziativa è stata presentata ieri dal segretario provinciale del Sap, Ernesto Molteni. «Nell’ambito della nostra storica campagna Chi difende i difensori, abbiamo deciso di dotare tutti i poliziotti di una spy pen – ha spiegato – È uno strumento che va in direzione della massima trasparenza ed è uno strumento di tutela dei cittadini, così come degli agenti stessi». Il Sap di Como ha acquistato, grazie anche all’aiuto di uno sponsor, 150 penne del costo di circa 20 euro ciascuna.

«Sarà un regalo di Natale per tutti i nostri associati – ha detto Molteni – Ciascuno potrà iniziare a utilizzarla subito e quando lo riterrà necessario. È uno strumento in più, che può agire anche da deterrente perché è dimostrato che le videoregistrazioni possiedono questa funzione».Le microcamere potranno essere utilizzate nei servizi di ordine pubblico e negli interventi sul territorio. «Le riprese, in caso di necessità, possono servire a dimostrare la condotta dell’agente e di chi si trova davanti – ha aggiunto Molteni – È importante, anche perché mostra il punto di vista del poliziotto, la realtà che si trova ad affrontare l’agente. Non abbiamo paura a mostrare il nostro operato e a questo serviranno le spy pen».Il ministero ha già autorizzato una sperimentazione che prevede l’utilizzo di telecamere. «Sono state approvate nell’ambito degli interventi di ordine pubblico – ha confermato il segretario provinciale del Sap – La sperimentazione va avanti e, in questo ambito, abbiamo deciso, come sindacato, di avviare una campagna offrendo questo strumento tecnologico in più».La presentazione delle microcamere è stata l’occasione anche per ribadire il «no» del Sindacato Autonomo di Polizia al progetto di revisione delle regole di ingaggio proposto su scala nazionale.«Abbiamo respinto al mittente le nuove regole che ci sono state presentate – ha concluso Ernesto Molteni – Regole che prevedono, ad esempio, il dialogo con i manifestanti e una fascia di rispetto, paletti assurdi che non possiamo accettare e che non tutelano né gli agenti né i manifestanti stessi».

Anna Campaniello

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