Alla fine di una giornata che si annunciava potenzialmente difficile, il sindaco di Como Mario Landriscina ha tirato un classico sospiro di sollievo. «I comaschi si sono comportati bene», ammette. E in fondo, era questa la notizia che il sindaco avrebbe voluto leggere sul giornale o ascoltare in tv. Nessuna voglia di fare la faccia cattiva, di invocare chiusure o divieti. «Se prevale la responsabilità di ciascuno – spiega Landriscina – alla fine vinciamo tutti».Forse, se un appunto si può fare è alla consapevolezza dell’importanza di proteggersi con la mascherina. «C’è ancora qualcuno che la indossa o che la porta in maniera sbagliata, senza coprire cioè il naso e la bocca. Questo non va bene perché la mascherina ha soprattutto lo scopo di difendere gli altri da noi stessi». In generale, tuttavia, le cose sono andate come si sperava.«Villa Olmo è stata frequentata, ma al di là di una certa difficoltà a fare uscire le persone non sono stati segnalati problemi particolari – dice ancora il sindaco – qualche fila in gelateria, qualcuno che ha messo i piedi nel lago in un punto dove non avrebbe dovuto, qualche capannello ma nulla di grave. Anche nei cimiteri tutto è filato liscio. Adesso vediamo che cosa succede nei prossimi giorni, a partire da domani (oggi, ndr). Tengo il punto ricordando a tutti che se i comportamenti cambiano sono pronto a fare come altri colleghi di comuni piccoli o grandi».La fase 2 del capoluogo lariano è cominciata quindi in sordina. Ieri, primo giorno davvero a “rischio”, ilCorriere di Comoha ispezionato con il suo fotografo i punti più caldi della città, in due orari diversi: prima di pranzo e tra le 16 e le 18. Quanto detto dal sindaco risponde alla realtà dei fatti. A Villa Olmo il parco non si è affollato, molta la gente che camminava e numerose le famiglie con i bambini, ma sempre a distanza di sicurezza dagli altri. Non sono mancati i temerari che hanno tolto la t-shirt per stampare sulla pelle qualche raggio di sole, ma in prevalenza si sono visti mamme e papà con i passeggini e anziani sulle panchine. Lungo la passeggiata di Villa Olmo le “ondate” in una direzione e nell’altra sono state sempre limitate, anche grazie alla presenza di pattuglie (in moto e a piedi) della polizia locale.Sicuramente si sono riviste moltissime biciclette, tanti runner e tanti monopattini, osservati discretamente in zona hangar da una pattuglia dell’Esercito e in zona Giardini a lago dai carabinieri.Alle spalle del Monumento ai Caduti, le scalinate verso il lago erano forse un po’ troppo piene, così come i muretti dietro il Tempio Voltiano. I grandi spazi verdi, invece, sono rimasti quasi del tutto intonsi, con l’eccezione di qualche pallone che è rotolato tra i piedi di giovani papà e calciatori molto in erba.Poca gente a passeggio lungo la diga foranea, ma qualche coda davanti alla gelateria-battello e ai pontili della Navigazione: ordinata, veloce e in maschera, ovvero con le giuste protezioni.In centro storico qualcuno con la birra in mano fuori dal bar, qualche coppietta mano nella mano e un po’ di gente all’esterno del fast food dei Portici Plinio. Piazza Duomo vuota, così come la “vasca”, dove i negozi sono ancora chiusi.
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