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La zanzara tigre preoccupa l’Avis. Verifica su tutti i donatori lariani

Il caso – L’eventualità di cedere il plasma infetto ha fatto scattare l’allarmeGli stessi controlli sono stati già effettuati in altre regioni italiane

Le donazioni di sangue sono temporaneamente a rischio, almeno secondo l’Avis provinciale di Como. La causa è la diffusione sempre più capillare, anche alle nostre latitudini, della zanzara tigre.Insetto tipico di luoghi quali l’Egitto e portatrice del virus del Nilo occidentale, negli ultimi anni questa zanzara ha iniziato a proliferare pure in Italia.«Il problema è semplice. In questi giorni stiamo contattando i nostri donatori per sapere se di recente abbiano compiuto viaggi

in zone o Paesi in cui c’è l’emergenza zanzara tigre. Da noi non è scattato l’allarme, ma in altre regioni quali l’Emilia Romagna, il Veneto o la Sardegna, sì», dice il presidente dell’Avis provinciale lariana, Valentino Sarto.«Quindi, se i nostri donatori dovessero essere stati di recente in queste regioni o in Paesi come l’Egitto, non potranno donare il sangue. È infatti necessario, per evitare ogni possibile rischio, che passino almeno 4 settimane dal ritorno a casa dopo un viaggio in una delle molte aree a rischio».Il virus diffuso dalla zanzara tigre è contagioso ma non presenta rischi particolari per l’uomo. Soprattutto se in salute.«Non ha assolutamente effetti dannosi per la persone. Nei casi più gravi può soltanto causare un po’ di febbre. Il problema è però un altro – dice sempre il presidente provinciale dell’Avis – Se i donatori dovessero dare sangue infetto e poi questo venisse trasfuso in persone malate o bisognose, allora l’eventuale presenza del virus del Nilo potrebbe in effetti rivelarsi particolarmente dannoso», dice ancora Valentino Sarto. Da qui, l’azione preventiva – via telefono – per contattare tutti i donatori.«Stiamo chiamando i nostri associati, in maniera capillare, proprio per raccogliere le informazioni necessarie e decidere se rinviare le eventuali donazioni già programmate», conclude Sarto.

F. Bar.

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