Avrebbe fornito allo studio Pennestrì – in modo indebito – l’elenco dei nominativi delle società che nel corso del 2019 sarebbero state sottoposte ad accertamento fiscale. Informazioni segrete che i due professionisti arrestati questa mattina dalla guardia di finanza di Como, avrebbe utilizzato per comunicare ad un imprenditore amico l’imminente avvio di una verificafiscale. C’è anche questa contestazione nell’ordinanza eseguita all’alba dal Nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle lariane.
L’accusa riguarderebbe i due Pennestrì, Stefano e Antonio, e l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Como poi trasferito a Varese. Le condotte illecite rientrano nella competenza territoriale della Procura di Como e sono state perpetrate anche dopo il trasferimento del pubblico ufficiale indagato. L’indagine è scaturita dalle segnalazioni da parte di due funzionari della Agenzia delle Entrate relative ad indebite ingerenze in alcune pratiche effettuate dal direttore indagato.
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