(ANSA) – ROMA, 10 GIU – “Siamo lontani dall’obiettivo di un’inflazione vicina, ma inferiore al 2%: siamo vicini, ma ancora non ci siamo”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde commentando le discussioni del Consiglio direttivo nonostante gli economisti della Bce abbiano migliorato le previsioni di medio termine per l’andamento dei prezzi: ora l’inflazione 2021 è attesa a 1,9% (da 1,5% di marzo) e 1,5% per il 2022 (da 1,2%). Lagarde ha spiegato che la Bce vede il rialzo attuale dei prezzi come legato all’effetto-base dato dal confronto con i dati ‘depressi’ di un anno fa, e a fattori temporanei come alcuni colli di bottiglia nella catena degli approvvigionamenti che in gran parte verranno superati. Per questi motivi la Bce ha deciso di mantenere una linea di politica monetaria molto accomodante, nonostante la valutazione dei rischi sullo scenario economico sia ora tornata bilanciata e non più “al ribasso”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo, tornando a una formula che non si vedeva dal dicembre 2018. Successivamente, la valutazione dei rischi per lo scenario economico, uno dei fattori che orienta la politica monetaria, erano di rischi tendenti al ribasso. In questo momento “una stretta sarebbe prematura e creerebbe dei rischi” e per questo la posizione della Bce è “tenere la barra dritta”. (ANSA).
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