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L’Aia di Como recluta nuovi arbitri. Ostinelli: «Un brivido che vale 100 gol»

Le lezioni in via Badone«Ami il calcio? Ti piace fare sport? Ti senti pronto a intraprendere una sfida unica e non convenzionale? Non perdere l’occasione di iscriverti al nostro corso e diventare anche tu arbitro di calcio». Con questo slogan, l’Associazione arbitri di Como lancia i corsi per formare nuovi direttori di gara, che prenderanno il via martedì prossimo, 29 ottobre. Ma chi può partecipare? Lo spiega il presidente lariano Adriano Sinibaldi. «Possono partecipare maschi e femmine di età compresa fra i 15

e i 35 anni – afferma – Sono previste 15 lezioni, che si svolgeranno in un mese e mezzo in città nella nostra sede di via Badone dalle ore 21. Alla fine ci sarà un esame». Tra i benefit, la tessera per entrare gratis negli stadi, i rimborsi spese e l’abbigliamento completo ufficiale. Gli ultimi corsi hanno sempre avuto successo: attualmente la sezione di Como dell’Aia si avvale di 250 arbitri, di cui 20 donne, ed è tra le più attive in Lombardia.Testimonial di questa campagna di reclutamento è l’arbitro lariano di serie A e B Emilio Ostinelli: «Far parte dell’Aia – afferma – è un modo differente di stare assieme, di far parte di un gruppo. Alla base non ci sono un risultato, la vittoria o la sconfitta, ma la condivisione di un percorso, con partite, emozioni e la soddisfazione di aver fatto bene».Per chi diventa arbitro la sezione è un po’ come una grande famiglia, dove si condividono esperienze e i più esperti, tra cui lo stesso Ostinelli, sono sempre pronti a dare una mano. E il gruppo lariano, come detto, recentemente è cresciuto tanto, nei numeri e nella qualità, visto che i suoi esponenti stanno scalando le categorie.Ostinelli è impegnato fra serie A e B, gli assistenti Gianluca Maspero e Simone Sgheiz sono in Can Pro, Andrea Colombo ed Elena Tambini sono alla Cai, primo organo tecnico nazionale, Filippo Bernasconi è guardalinee in D, Giuseppe Parente fischia in serie A1 di calcio a 5.Ma perché un giovane potrebbe iniziare a fare l’arbitro? «Perché forma il carattere – spiega ancora Adriano Sinibaldi – insegna a prendere una decisione in pochi secondi, ad assumersi responsabilità. Elementi che poi servono nella vita, soprattutto nel mondo del lavoro».«Si vivono sensazioni completamente differenti rispetto a quelle che si provano giocando a calcio – aggiunge ancora Emilio Ostinelli – È difficile da spiegare: il brivido che c’è nell’arbitrare vale 100 volte rispetto a quello che provi segnando un gol».Il fischietto lariano poi aggiunge: «Noi siamo stati nelle scuole e quando abbiamo spiegato le opportunità offerte dall’arbitraggio abbiamo aperto un mondo ai ragazzi che, non va dimenticato, entrano in una associazione che può dare prospettive importanti. Noi ne troviamo molti che, ovviamente, vorrebbero fare i calciatori ma alla fine potrebbero andare nelle categorie meno importanti, più basse. Con l’Aia potrebbero vivere questo sport diversamente e, perché no, potrebbero anche andare ad arbitrare nelle maggiori serie».Per chi partecipa ai corsi e poi entra in organico ci sarà da curare la preparazione atletica e l’Aia si preoccuperà di questo aspetto fondamentale. E non mancheranno neppure i ritiri estivi, proprio come avviene per le squadre, per ristudiare le regole, aggiornarsi e fare gruppo. Gli ultimi sono stati a Bellaria, al mare e a Falcade, in montagna.«L’invito è di aderire – conclude Sinibaldi – per entrare a far parte della nostra sezione. Come ho detto, siamo molto soddisfatti: con i numeri attuali riusciamo a coprire tutte le partite senza bisogno che, come accadeva in passato, qualcuno sia costretto ad arbitrare sia al sabato che alla domenica. Ma dobbiamo sempre rinnovarci e nuove forze sono benvenute».Per informazioni e contatti, l’e-mail dell’Associazione italiana arbitri è aiacomo@aiacomo.it, il telefono 031.525020.

Massimo Moscardi

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