Alcuni mesi fa l’annuncio inaspettato. «A fine mandato non mi ricandiderò». Ieri mattina, nel commentare il suo primo anno a Palazzo Cernezzi, il sindaco di Como Mario Landriscina, inaspettatamente, innesta la retromarcia e apre uno spiraglio, anzi un vero e proprio portone dichiarando apertamente di voler rivalutare in maniera seria la sua decisione. Ma, e forse questa è la curiosità maggiore non si sa quanto apprezzabile dalle minoranze, è proprio stato l’intervento del consigliere Ada Mantovani (Rapinese Sindaco) di qualche tempo fa a far riflettere il sindaco. «Disse che per il personale del Comune, per chi lavora negli uffici, per l’amministrazione nel complesso per i cittadini, sentire un sindaco che annuncia, dopo pochi mesi la sua decisione di non ricandidarsi non era certamente uno sprone a impegnarsi al massimo. Il mio ragionamento iniziale era più elaborato ma mi ha fatto pensare e sto ragionando con serietà sull’eventualità di cambiare la prospettiva futura e di non lasciare». È stata forse questa la novità dell’incontro di ieri mattina in Sala Stemmi che ben si accoppia con una precisazione forte sulla galassia politica che circonda il sindaco, non all’interno della giunta, ma in consiglio comunale dove in più occasioni i componenti della squadra a sostegno di Landriscina hanno manifestato dissenso con alcune decisioni assunte (solo per citare un esempio, le voi discordanti sull’ordinanza anti accattonaggio dello scorso dicembre). «Io vado per la mia strada. Ho avuto un mandato preciso dagli elettori, ho pieno appoggio dalla giunta e quindi non mi piego alla volontà di chicchessia, di partiti o altro». Sono stati questi i due passaggi più animati del resoconto di un anno complicato. «Purtroppo l’avvio ci ha riservato diversi problemi che non ci aspettavamo, come la questione del Calcio Como o il viadotto dei Lavatoi solo per citarne alcuni – spiega Landriscina – Oltre a ciò abbiamo impiegato del tempo per entrare nella macchina organizzativa e partire. Ora, dopo un anno posso dire che abbiamo percorso molta strada. Si poteva fare di più ma siamo soddisfatti». Lungo l’elenco dei lavori fatti e di quelli imminenti. «A partire da Villa Olmo che a breve sarà inaugurata – spiega il sindaco – La vicenda Ticosa inoltre sta facendo passi in avanti. A breve investiremo risorse per la sicurezza nelle scuole. Attenzione massima inoltre alla sicurezza dei cittadini e a criticità ordinarie a partire da temi basilari ma necessari per i comaschi come la manutenzione delle strade».
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