C’è anche una donna di Lecco tra i 12mila foreign fighter che in questi giorni di guerra al confine tra la Siria e la Turchia tentano di uscire dalle carceri sin qui controllate dalle milizie curde. L’identità della 43enne è nota da anni all’intelligence italiana. Sposata a un marocchino cresciuto a Lecco, la donna è tra le cosiddette “mogli dell’Isis” che parteciparono alla rivolta del campo profughi di Al Hol, nel Nord della Siria, dove secondo alcuni potrebbe trovarsi il nuovo quartier generale dello Stato islamico in cerca di rinascita. In quel campo, la 43enne si trova da mesi con i tre figli, portati via dall’Italia quattro anni fa proprio con la dichiarata intenzione di farne soldati della jihad.Secondo quanto riportato ieri da molte fonti dirette, la donna alcuni giorni fa avrebbe fatto sapere ai nostri servizi segreti, attraverso una Ong impegnata proprio nel campo di Al Hol, di volersi costituire e di essere pronta a tornare in Italia. Richiesta accolta con cautela perché, spiegano gli 007 italiani, non sempre si tratta di pentimenti sinceri: la pericolosità di questi “combattenti” potrebbe ancora essere elevata.
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