Lavoro, il primo trimestre del 2021 fa segnare numeri da piena crisi pandemica. Il 3° rapporto Uil del Lario sulla cassa integrazione, fotografa infatti una realtà devastante e ormai in apparenza inarrestabile. I primi tre mesi del 2021 paragonati allo stesso periodo del 2020, evidenziano una nuova esplosione della richiesta di cassa integrazione. Inquietante il confronto tra il primo trimestre del 2020, quando vennero autorizzate in totale 1.507.146 ore di cassa integrazione rispetto ai 9.789.441 degli stessi tre mesi del 2021, con un balzo in alto addirittura del 549,5%.
«Siamo difronte a un nuovo tsunami dell’emergenza pandemica sulla nostra economia che si fa sentire pesantemente su imprese e lavoratori e lavoratrici», dice il segretario generale Cst Uil del Lario,Salvatore Monteduro.Erano 2.955 i lavoratori in cassa integrazione nei tre mesi iniziali del 2020, contro i 19.195 del 2021. Ma ancor più sbalorditivo è, ad esempio, analizzare come nel solo mese di marzo del 2021, in base alle stime elaborate dalla Uil, i dipendenti in cassa integrazione fossero, nel Comasco, 38.373, ben 30.791 in più rispetto al mese di febbraio sempre del 2021, a quota 7.583.
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