(ANSA) – MILANO, 16 GEN – Nelle aziende dove è presente un accordo di welfare interno emerge che solo il 55% dei lavoratori fruisce dei suoi servizi anche se il 70% lo valuta positivamente. Emerge da uno studio curato da Nomisma in collaborazione con la Cgil. Secondo la ricerca – che ha coinvolto un panel di oltre 70 aziende e un campione di 1.822 lavoratori suddivisi in impiegati (49%), operai (45%) e quadri (6%) – emerge come più di un terzo degli intervistati sia “pienamente consapevole” rispetto al tema del welfare aziendale. Il 45% dei lavoratori ha sottolineato invece di essere stato informato a grandi linee e il 9% per nulla. Ad usare maggiormente i servizi di welfare sono donne (61%) e famiglie con figli (59%), mentre gli uomini sono al 52%. La mancata capacità di intercettare gli attuali bisogni dei lavoratori, seguita dalla scelta di ricevere al posto del servizio di welfare somme di denaro – seppur soggette a una tassazione più elevata – sono i motivi che spingono maggiormente verso la non fruizione dei benefit.
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