«Come fai a raccontare un qualcosa che fa parte della natura umana; dall’origine dei tempi ad oggi?». È la domanda che si è posta l’attrice Laura Negretti nell’affrontare un tema complesso e delicato come quello della violenza sulle donne.«Abbiamo scelto di raccontare la storia di un’unica donna che porta sulle sue spalle la storia di tutte le donne sopraffatte, discriminate, abusate solo ed unicamente per la colpa di essere nate donne» è stata la risposta, dalla quale si è dipanato lo spettacoloDi sabbia e di ventodi Marco Filatori per la regia di Luca Ligato con Alessandro Baito e la stessa Laura Negretti.Sulla scena si presentano donne carismatiche assurte a simboli. Tra queste, Giovanna d’Arco, mandata al rogo come eretica nel XV secolo, perché aveva semplicemente scelto di combattere come un uomo, vestita come un uomo, per quello in cui credeva.Poi Camille Claudel grandiosa scultrice in un’epoca in cui le donne potevano al massimo dipingere graziosi acquerelli. Condannata dalla sua bravura e dalla sua bellezza ad essere un’anomalia e dunque, come tale, rinchiusa in manicomio per trent’anni. Per arrivare fino ai giorni nostri dove il desiderio di maternità può costare la perdita del posto di lavoro.Lo spettacolo, andato in scena con successo in numerosi teatri, verrà ripresentato martedì 28 maggio, alle 14.30, nel centro tecnologico ComoNExT a Lomazzo (ingresso libero). Sarà una speciale replica organizzata dalla Camera di Commercio di Como – Lecco in collaborazione con ComoNExT – Innovation Hub in occasione della “Giornata dell’Innovazione 2019”.
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