Attaccato su Facebook dopo il rigetto del ricorso da parte del Coni per il ripescaggio in serie C, il consulente del settore tecnico del Como, Ninni Corda aveva risposto colpo su colpo, con frasi anche sopra le righe. Così, sempre via social, ha scelto di scusarsi.
«Chiedo scusa se ho risposto ad insulti sulla mia persona a gente che mi conosce solo per sentito dire, ma che ama il Como con il cuore, anche più di come lo amo io» ha scritto Corda sulla sua pagina dove campeggia l’immagine “Onore a chi è colpevole di una passione”.«Nella mia vita ne ho passate di tutti i colori – scrive Corda – ho fatto errori che ho pagato, ho anche pagato per errori non fatti. Mi prendo le mie responsabilità – ha aggiunto – perché a Carate dovevamo vincere senza se e senza ma e il ripescaggio doveva essere portato a casa anche per il lavoro fatto da Felleca in queste settimane».
«Per quello che mi compete ho sempre messo la faccia forse anche troppo, forse sbagliando ma sempre in buona fede… ho sbagliato a prendermi responsabilità non mie. Chiedo scusa a tutti i tifosi veri del Como e a chi ha sofferto molto in questi anni vedendo situazione ridicole e in mala fede – conclude Corda – dico solo che se non sarà serie C (io ci credo ancora al Tar) faremo sicuramente una squadra per vincere».
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