Vescovi giocolieri o musoni, Don Chisciotte a bordo di smilzi Ronzinanti, Pinocchi dinoccolati in altalena e poi tanti cavalli e cani. Un serraglio di figure al tempo stesso capaci di esprimere rabbia e tenerezza, scandalo e rassegnazione ma in continua metamorfosi. È il mondo del pittore e scultore comasco Pantaleo Cretì, che nel segno di un espressionismo energico e primitivo, volto a cantare il dramma esistenziale di un tempo di carestie e migrazioni, torna a esporre in Canton Ticino con una ventina di opere.Da venerdì (inaugurazione alle 18) per un mese Cretì sarà in scena con dipinti e bronzi recenti nella “Bottega a Corte” di via Sant’Antonio 10 a Locarno, uno spazio plurifunzionale dove gli artisti possono mostrare in pubblico le proprie creazioni e collezioni, e che ospita anche eventi culturali e letterari. «Solo attraverso la materia e la modellazione riesco a dare vita ai miei pensieri più reconditi» dice l’artista comasco. Gestiscono la galleria Bettina De Carli e Mathias Sensi. Informazioni sul sito Internet www.bottegaacorte.com. L’artista ha appena aggiornato il suo sito www.pantaleocreti.it. Ingresso libero.
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