Il mondo comasco della politica, dell’economia e della società civile in prima fila ieri a Lariofiere di Erba per assistere alla presentazione del libro del segretario nazionale del Partito democratico Enrico Letta.L’hub vaccinale del Triangolo lariano torna così ad animarsi per “Anima e cacciavite, per ricostruire l’Italia” in un dialogo tra il massimo esponente del Pd e il giornalista comasco di “Avvenire”, Nello Scavo.Presenti tra gli altri l’avvocato e filantropo comasco Giuseppe Guzzetti, il presidente di ComoNext Enrico Lironi e il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. Letta è da tempo legato al territorio lariano, per l’amicizia con alcuni esponenti del mondo politico ed economico, tra i quali proprio Guzzetti, salutato con calore nel primo intervento di ieri sera.
«Grazie Beppe, di essere qui – ha detto – È un privilegio ogni volta che sento il tuo sostegno caloroso e amichevole». A introdurre la serata un altro amico del segretario, Paolo Furgoni, medico e presidente del Centro Culturale De Gasperi, già sindaco di Cernobbio. «In questi minuti e in queste ore è in corso in Europa un dibattito complesso sulle nuove regole e le politiche in materia di immigrazione», ha ricordato Letta, prima di arrivare al senso di “Anima e Cacciavite”.«È un concetto che mi porto dietro da tempo. Una sintesi della mia idea di politica e del nostro tempo. Un tempo di ricostruzione. Altra parola a cui tengo molto – ha aggiunto l’ex premier – Si tratta del motivo per cui sono rientrato in politica. Percepisco questo clima in tutto il Paese».Letta ha poi parlato del disagio dei giovani chiusi in casa per lunghi mesi a causa della pandemia e ricordato la figura di Nino Andreatta, con cui collaborò. L’ex premier aveva scelto Como anche due anni fa, nell’aprile 2019, per presentare “Ho imparato” e parlare di politica, nonostante, aveva spiegato, sostenesse il Pd «solo da privato cittadino». Per l’ex presidente del Consiglio si preparava invece un clamoroso ritorno ai vertici del Pd, culminato con l’elezione a segretario nel marzo scorso, dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. Fu un’elezione plebiscitaria: 860 voti a favore (2 i no e 4 gli astenuti). Nel suo libro, edito da Solferino, Letta intreccia un percorso personale e le prospettive di un Paese da risollevare.
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