(a.cam.) L’ex presidente del Calcio Como,Pietro Porro, ha scelto di patteggiare e torna in libertà.
L’imprenditore era agli arresti domiciliari dallo scorso 8 gennaio, accusato di bancarotta per distrazione e dissipazione e bancarotta preferenziale nell’ambito dell’indagine sul fallimento del Calcio Como.
Resta invece ai domiciliari l’ex vice di Porro,Flavio Foti.
Porro si era visto respingere in passato per due volte l’istanza di revoca del provvedimento restrittivo. Ora invece, la decisione di optare per il patteggiamento e di risarcire una somma di oltre mezzo milione di euro ha permesso a Pietro Porro di tornare in libertà.
Il Como va ricordato, è stato dichiarato fallito nell’estate del 2016.
Le contestazioni dell’accusa ruotano attorno a due questioni principali che avrebbero portato al dissesto economico della società aprendo un buco superiore addirittura ai sei milioni di euro.
La prima riguarda il passaggio di proprietà del campo sportivo di Orsenigo, dove per lungo tempo si sono allenati i giocatori del Como, la seconda la compravendita del marchio del Calcio Como.
Pietro Porro ora ha scelto la via del patteggiamento. Al momento invece non risultano istanze in questo senso per Flavio Foti, che resta agli arresti domiciliari. Nell’inchiesta, oltre ai due ex dirigenti della società calcistica lariana, sono coinvolte altre sei persone.
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