(ANSAMed) – BEIRUT, 17 MAR – Sale la tensione a Beirut nel contesto di continue proteste popolari per il crollo della valuta locale e l’assenza dei servizi essenziali: uno scontro a fuoco è avvenuto in un quartiere popolare della capitale tra manifestanti che bloccavano la circolazione stradali e il figlio di un esponente politico di uno dei partiti al governo. Lo riferisce l’agenzia governativa libanese Nna, precisando che lo scontro a fuoco “individuale” ha coinvolto alcuni manifestanti del quartiere di Aisha Bakkar, a maggioranza sunnita e dominato dal movimento al-Mustaqbal della famiglia Hariri, contro Samer Ammar, figlio di un membro di spicco del movimento sciita Amal, guidato dal presidente del parlamento Nabih Berri. In seguito a un alterco, prosegue la Nna, alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi da non meglio precisati uomini armati in direzione di Ammar e di un gruppo di altri uomini armati del partito Amal. Il movimento al-Mustaqbal ha poco fa smentito pubblicamente ogni coinvolgimento nell’”incidente” di Aisha Bakkar. I media locali insistono nell’affermare che si tratta di un “episodio individuale”. Da giorni si sono intensificate a Beirut e in quasi tutte le città del paese proteste, anche violente e rabbiose, da parte di manifestanti e gente comune contro il carovita, l’assenza di servizi essenziali e la corruzione nel contesto della peggiore crisi economica vissuta dal Libano negli ultimi 30 anni e cominciata ben prima la diffusione della pandemia. (ANSAMed).
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