(ANSA) – TUNISI, 28 GIU – La liberazione della città di Sirte e della zona di Al Jufra dai mercenari russi e dai gruppi criminali è diventata più urgente che mai e siamo determinati a realizzarla”. Lo si legge in un comunicato del portavoce dell’Operazione “Vulcano di rabbia” condotta dal governo di accordo nazionale Tripoli, Mohamed Gununu , che prosegue affermando: “Riteniamo responsabili le parti libiche che hanno sostenuto i ribelli e i golpisti della presenza dei mercenari russi, siriani e africani che hanno preso il controllo dei giacimenti petroliferi in Libia”. “E riteniamo allo stesso modo responsabili – aggiunge – gli stati arabi e stranieri, che hanno sostenuto i mercenari, contribuito a farli venire in Libia, facilitare la loro entrata nel Paese, e che tentano oggi di proteggerli facendo dei loro siti delle linee rosse da non oltrepassare”. Allora, prosegue, è “inaccettabile parlare di un cessate il fuoco nel momento in cui mercenari stranieri occupano Sirte e Al Jufra e controllano i campi petroliferi libici in combutta con i ribelli e i golpisti, e con delle parti straniere note ormai a tutti”. “Siamo stati i primi a far appello al dialogo e ad aver risposto alle iniziative pacifiche quando invece i ribelli e i golpisti, sostenuti dalle forze e dai paesi stranieri, si basano sulla loro forza militare per impadronirsi del potere, annientare la volontà dei libici e infrangere il loro sogno di costruire il proprio stato civile”. (ANSA)
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