Librerie ancora chiuse, i commenti degli esercenti

Librerie ancora chiuse in Lombardia per volontà della Regione, nonostante a livello nazionale sia stata data facoltà di riaprire da martedì. I pareri sul Lario sono diversi. C’è chi come Luigi Torriani della libreria Torriani di Canzo si dice sconcertato dalla comunicazione giunta agli esercenti in due tempi successivi: prima lo sblocco della quarantena e poi il ritorno al blocco. “Avevo già avvisato il mio dipendente di tenersi pronto per martedì, avevo già pronti il cartello per entrare uno alla volta, i guanti monouso e il gel per lavarsi le mani. E molti mi avevano chiesto via mail se avrei riaperto. Avevo già risposto affermativamente ma ho dovuto fare dietrofront”. Altri come Manuela Maspero della Libooks di Cantù (che come Torriani aderisce alla rete di consegne a domicilio “Libri da asporto”) sottolinea il valore primario della tutela della salute dei cittadini che deve prevalere su ogni altra considerazione in fase decisionale: “Priorità la tutela della salute. Libooks si è reinventata con un nuovo metodo di vendita in modo da soddisfare le richieste dei lettori. Chi ha bisogno di libri può comunque acquistarli, può avere consigli e ricevere libri a casa gratuitamente. La discussione su pro e contro l’apertura delle librerie non risolve le esigenze dei lettori mentre la vera differenza viene fatta dallo sforzo dei librai per fornire un servizio anche a librerie chiuse. Rispettiamo la legge con la speranza che il nostro impegno venga riconosciuto.”