La segnalazione era arrivata alla guardia di finanza per alcuni movimenti sospetti – pare circa 50mila euro – su un conto corrente personale. Da questo “imbocco” sarebbe partita, mesi fa, l’indagine della Procura di Como (pubblico ministero Massimo Astori) portata alla ribalta in un modo del tutto anomalo dalle parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso di un convegno sulla cooperazione. «Da stamattina la guardia di finanza sta perquisendo la più grande cooperativa sociale della provincia di Como che si occupa della gestione dei migranti», aveva detto il leader della Lega, rendendo di fatto pubblica una indagine fino ad allora nascosta. Al centro delle perquisizioni delle fiamme gialle è finita la Cooperativa Intesa Sociale di Bizzarone, in una inchiesta che riguarderebbe un suo componente. L’ipotesi di reato contestata è la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La finanza è al lavoro per capire la destinazione di importanti somme – allo stato non quantificate ma ingenti – che sarebbero uscite dalla cooperativa per finire ad un consorzio che riforniva gli alimenti. Spese che ora però dovranno essere controllate per constatarne la veridicità. Sulla vicenda era intervenuto ieri anche il presidente di Confcooperative Insubria, Mauro Frangi, che aveva precisato: «La prima ad essere danneggiata, se fosse confermata l’ipotesi investigativa, sarebbe proprio la cooperativa stessa». I fatti sono riferiti ad un periodo antecedente al 30 aprile 2017.
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