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Lipomo e Tavernerio sempre più in “coda”. Il traffico è aumentato ancora di più nel periodo di Natale

Fiumi di macchine e camion. Le code, lo smog e il tempo trascorso in auto rappresentano una costante lungo le direttrici che da Lecco e Erba portano in città. I territori di Tavernerio e Lipomo sono sempre attraversati da serpentoni di mezzi che oltre a rendere impossibile la mobilità in questa fascia di provincia, contribuiscono a innalzare i livelli di smog. E in questo periodo di sfrenato shopping natalizio la situazione è peggiorata. «La nostra realtà è caotica 365 giorni all’anno – dice il sindaco di Lipomo Alessio Cantaluppi – Certo che adesso con i week end dedicati alla corsa al regalo, gli incolonnamenti di auto sono aumentati. Il tema dominante che rimane sempre sullo sfondo riguarda il futuro della tangenziale e la realizzazione del secondo lotto che per i nostri comuni sarebbe vitale. Anche se chissà ma se si farà». Necessario intanto elaborare delle strategie che prendano in considerazione anche il capoluogo. «Como dovrebbe forse svolgere il ruolo di regia in un tavolo che si dovrebbe occupare nello specifico dei problemi di viabilità connessi ai comuni di cintura. Le diverse realtà dei nostri territori sono infatti strettamente connessi alla città». La situazione deve dunque spingere a una riflessione seria. «Su quanto proposto da Vittorio Nessi non penso sia un piano percorribile. Certo è che però si deve intervenire subito. Ripeto la tangenziale è un sogno e probabilmente tale rimarrà, Nel frattempo non possiamo fermarci». Ben consapevole del problema anche il sindaco di Tavernerio, Mirko Paulon. «Il traffico è inevitabilmente aumentato. In questo periodo le code e gli incolonnamenti sono presenti in maniera consistente anche il sabato e la domenica, giornate tradizionalmente più “leggere” che permettevano di respirare – dice il primo cittadino – Vedere i serpentoni di mezzi anche la domenica fa effettivamente impressione». A complicare ulteriormente la situazione anche una zona commerciale in continua crescita presente lungo la statale che richiama clienti. «È ovviamente una conseguenza naturale dei poli commerciali che esercitano un grande richiamo – spiega Paulon – Sono tutti elementi inevitabili che avrebbero bisogno di interventi infrastrutturali seri». E anche in questo caso il richiamo è alla tangenziale.

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