Live e omaggio a Johnny Cash, fuorilegge della canzone

Nell’estate 2018 la Bottega Volante ha aiutato l’amministrazione penitenziaria nell’organizzazione della “Giornata nazionale della musica nelle carceri”. La musica è entrata tra le sbarre per creare un momento di convivialità tra i detenuti, diventando quindi notevole strumento di socializzazione in un contesto drammatico come la prigione. Alcuni musicisti si sono prestati gratuitamente per questa giornata e ora, all’Officina della Musica di Como, sono di nuovo al fianco dell’associazione per sostenere il progetto “I classici dentro e fuori il Bassone”.Oggi, dalle 19, all’Officina della Musica di Como, l’aperitivo musicale sarà curato da Max Pini de “Il cibo raccontato” e accompagnato dalle canzoni dei Mosquitos Band e di Cristiano Paspo Stella. Filo conduttore dell’appuntamento benefico, la vita di Johnny Cash.«Questo grande uomo in nero – racconta Maurizio Pratelli, ospite della serata – non ci ha lasciato solo grandi canzoni fino all’ultimo giorno, riascoltatelo cantare Ain’t No Grave con la voce consumata dal tempo eppure ancora così vera da renderla immortale, ma tutta una vita su cui riflettere. Una vita vissuta con due porte sempre aperte: quella di una prigione e quella di una chiesa. Ogni volta che le ha varcate, Cash lo ha fatto da “onesto fuorilegge”. Soprattutto quando ha voluto, a dispetto della sua casa discografica, suonare alla prigione di Folsom. Proprio lì, Johnny Cash registrerà uno dei suoi album di maggior successo: At Folsom Prisom dove canterà anche Greystone Chapel, una canzone scritta da un detenuto. Se è vero, come cantava Bob Dylan in Absolutely Sweet Marie, che per vivere fuori dalla legge devi essere onesto, Johnny Cash è stato un magnifico fuorilegge della canzone d’autore».